Ricercatrici e ricercatori del Crs4 stanno mettendo a punto un prototipo di una barra irroratrice "intelligente" da impiegare in particolare su riso e grano. Droni, minicomputer e microtelecamere possono contribuire a limitare l'impiego dei fitofarmaci nei campi, soprattutto nelle coltivazioni di cereali.
Il progetto, un esempio di agricoltura di precisione, confida nell'intelligenza artificiale per dosare e distribuire in modo mirato la giusta quantità di fitofarmaci, solo sulle piantine affette da determinate patologie. L'attività di ricerca è sostenuta dalle agenzie agricole della Regione Sardegna Agris e Laore.
Fabio Maggio, ricercatore del Crs4, ha presentato di recente il progetto a Siddi, in occasione della 15esima edizione di Appetitosamente, festival regionale del buon cibo: «L'idea di mettere a punto un sistema di erogazione 'intelligente' è scaturita con l'avvento degli edge computer, ovvero dei computerini a basso costo e a basso consumo di corrente, che adesso sono in grado di effettuare dei calcoli veloci e abbastanza avanzati attraverso l'intelligenza artificiale. Insieme al collega Maurizio Agelli, abbiamo individuato quale tipo di tecnologia dovrà essere utilizzata: si partirà da una barra tradizionale, di quelle che vengono montate sui trattori per irrorare i prodotti chimici, e si applicherà su ogni ugello un minicomputer, munito di telecamera, con acceleratori hardware che permettono una classificazione di immagini tramite machine learning. La nostra scommessa è che con questi sistemi si possa inquadrare il campo, mentre il trattore si muove di uno o due metri al secondo, in modo da registrare in tempo reale sia la presenza sia la quantità di erbe infestanti, per regolare in maniera precisa l'erogazione dei fitofarmaci».
La progettazione del prototipo prevede l'utilizzo di una barra da 2 metri, con 4 ugelli e relativi edge computer, ma il sistema potrà essere adattato anche alle barre per cereali che arrivano fino a 18 metri di lunghezza.
Questa tecnologia può rappresentare un'innovazione a basso costo che permetterebbe alle aziende agricole di continuare a usare i propri macchinari, adattandoli e integrandoli con i componenti necessari.
Fonte: AGI