Nel 1997 Carlo Rubbia coinvolge il CRS4 nel Progetto Energy Amplifier (amplificatore d'energia, denominato anche Rubbiatron): un reattore nucleare veloce sottocritico (Accelator Driven System) accoppiato con un accelaratore di particelle e raffreddato a piombo liquido, in grado di utilizzare come combustibile le scorie radioattive prodotte dai reattori nucleari tradizionali, insieme al torio, elemento disponibile in abbondanza. Il progetto Rubbiatron ha un’altra caratteristica rilevante: i rifiuti radioattivi hanno un tempo di dimezzamento molto più breve di quelli prodotti dalle normali centrali a fissione.
I ricercatori del CRS4 coinvolti erano: Cosimo Aragonese, Valter Bellucci, Stefano Buono, Giorgio Fotia, Luca Maciocco, Vincent Moreau, Marco Mulas, Giuliana Siddi, Luca Sorrentino (nella foto, da destra verso sinistra: Stefano Buono, Luca Maciocco, Vincent Moreau, Luca Sorrentino).
Attualmente due progetti europei in cui è coinvolto il CRS4 (PASCAL e PATRICIA) lavorano sui reattori MYRRHA in costruzione in Belgio e ALFRED progettato in Romania) sfruttano lo stesso filone tecnologico, che sovente è usato anche in vari tipi di SMR (Small Modular Reactor) in costruzione in varie parti del mondo.
Stefano Buono, dopo aver lasciato il CRS4, lavora ad un brevetto nel campo della produzione di radioisotopi. Nel 2002 fonda la società Advanced Accelerator Applications, dal 2015 quotata al listino tecnologico Nasdaq di New York, di cui è stato Amministratore Delegato fino al 2018.
Ecco il ricordo di Stefano Buono degli anni trascorsi a Cagliari:
«Ricordo con grandissimo piacere il mio periodo al CRS4 perché il nostro gruppo era in prima linea per un progetto che poteva cambiare il mondo. In effetti a partire del 1995 al CRS4 è stato disegnato assieme ad Ansaldo, con un finanziamento del Ministero Italiano di 30 Miliardi (di Lire), il primo prototipo industriale dell'amplificatore di Energia, una macchina per produrre Energia Nucleare in modo pulito, sicuro e inesauribile. Anche se il progetto è stato messo da parte per una serie di eventi, rimane terribilmente attuale, e sono sicuro che entro 10 anni vedrà la luce ponendo il CRS4 nella storia di questa innovazione straordinaria.»