Con l'approvazione del piano del fabbisogno di personale, il CRS4 prosegue nel processo di adeguamento del proprio organico avviato nel 2019, assumendo a tempo indeterminato 16 ricercatori e tecnologi precari, per far fronte alle nuove sfide che il Centro dovrà affrontare in vista dei futuri progetti e attività di ricerca a livello regionale, nazionale e internazionale.
Giacomo Cao, amministratore unico del CRS4, ha dichiarato: "Sono particolarmente soddisfatto per aver risolto, di concerto con la Regione Sardegna e in particolare con l'assessore alla programmazione Giuseppe Fasolino, oltre che con il significativo concorso del socio Sardegna Ricerche, l'annoso problema dei precari storici che si protraeva da troppo tempo. Le risorse aggiuntive assegnate dalla Giunta regionale a Sardegna Ricerche, e quindi alle sue consociate, oltre alle facilitazioni previste dalla Comunità europea in termini di decontribuzione del 30% per il Mezzogiorno, hanno consentito, anche con l'ausilio delle RSU e del sindacato Fiom-Cgil, di raggiungere questo importante obiettivo, che consente ai neo assunti a tempo indeterminato, di guardare con maggiore fiducia al proprio futuro".
Anche la direttrice generale di Sardegna Ricerche, Maria Assunta Serra, ha espresso la propria soddisfazione sottolineando che: "le risorse umane sono il valore più prezioso di un'azienda, soprattutto se formato in anni di lavoro, studio ed esperienza. Subito dopo la mia nomina presi a cuore la questione del personale precario che da anni lavorava al CRS4, incontrando più volte i sindacati, unitamente ai vertici della società, e concordando modalità e tempi per la stabilizzazione. Il percorso che si è positivamente concluso consolida dunque competenze e valore dell'intero Parco Scientifico e Tecnologico della Sardegna".