Si terrà mercoledì 10 l'incontro di chiusura del progetto "SARIM - Sardegna Immersiva: nuovi linguaggi per la promozione turistica dell'Isola".
Il progetto, con il coinvolgimento delle 17 imprese del cluster, ha sperimentato tecnologie immersive di realtà virtuale, fotografia sferica e video a 360°, applicandole all'esperienza turistica per la promozione di destinazioni, eventi e itinerari.
Con l'ausilio di un'applicazione dedicata, che semplifica la creazione di itinerari virtuali fruibili tramite visori di realtà virtuale, sono stati creati contenuti per la realtà immersiva, tra cui la Chiesa di San Simplicio e Castello Pedrese a Olbia, il borgo di Aggius e la Basilica di Saccargia.
È stata inoltre realizzata un'interfaccia interattiva della Sardegna che consente di scegliere su un pannello multitouch i luoghi turistici dell'Isola — il Tempio di Antas, la Domus de Janas di Pimentel, il Circolo Megalitico di Pranu Mutteddu, le tombe dei giganti Sa Domu e s'orcu e S'Ena e Thomes, il pozzo sacro di Santa Cristina, i nuraghi Losa, Santa Barbara e Nieddu — da esplorare attraverso i visori VR, per una soluzione che può trovare impiego in aeroporti, punti di informazione, fiere e strutture ricettive.
Con l'utilizzo congiunto di visori VR e della base giroscopica Icaros, sono state sperimentate applicazioni per il "volo immersivo", capaci di offrire una sensazione di volo libero sopra una Sardegna ricca di monumenti storici, per esplorarli da un punto di vista insolito.
"SARIM - Sardegna Immersiva: nuovi linguaggi per la promozione turistica dell'Isola" è un progetto cluster top-down, finanziato da Sardegna Ricerche con i fondi POR FESR Sardegna 2014-2020. Le imprese partecipanti hanno acquisito competenze sulla progettazione, creazione e fruizione di contenuti immersivi, applicabili ai propri modelli di business per sviluppare nuovi prodotti e servizi.
Mercoledì 10 marzo, dalle ore 10:00, (incontro pubblico: http://s.crs4.it/H1 passcode: 416761) in modalità virtuale. Interverranno all'evento: Massimo Deriu, ricercatore del CRS4 e responsabile scientifico del progetto; Nevina Satta, direttrice della Fondazione Sardegna Film Commission; Andrea Dresseno, dell'associazione culturale Italian Videogame Program; e Dario Carbini per Sardegna Ricerche.