Correva l'anno 1991 e mi trovavo in una fase difficile dal punto di vista personale, lavorativo, esistenziale. Dopo oltre 15 anni da "visitor" al CERN sentivo la necessità di affrontare nuove avventure. Sapevo ovviamente dell'esistenza di questo nuovo centro di ricerca a Cagliari, città che non conoscevo per niente. Ne ero molto incuriosito, parlai con Pietro Zanarini, poi con Federico Carminati (allora membro del Comitato Scientifico del CRS4) ed infine col prof. Zanella e mi convinsi che avrei dovuto cogliere questa opportunità.
Nella primavera del 1992 venni a Cagliari a visitare il CRS4 e la città; con una certa dose di incoscienza volli viaggiare da Ginevra pur malato di varicella, che cercai di curare al sole del Poetto. Spero di non aver contagiato nessuno.
Per farla breve, decisi di accettare la proposta che mi fu fatta di venire al CRS4 e farmi carico inizialmente di un progetto di parallelizzazione di un codice di simulazione di interazioni fra particelle subatomiche, facendo tesoro dell'esperienza fatta al CERN. Avrei preso servizio a tempo pieno da aprile 1993, trascorrendo però da ottobre 1992 una settimana al mese a Cagliari.
In tal modo ebbi la fortuna di festeggiare i miei 40 anni al Forte Village di Santa Margherita, in occasione della cerimonia ufficiale di inaugurazione del CRS4.
Fu così che il 3 aprile del 1993 mi imbarcai sul traghetto a Genova per dare inizio ad una nuova fase della mia vita.
Nel frattempo avevo trovato casa a Frutti d'Oro, a metà strada fra Cagliari, dove aveva sede provvisoria il CRS4, e Pula, dove sarebbe sorto da lì a poco (così mi dicevano) il Parco scientifico, con la sede definitiva del CRS4, sede che vidi solo una quindicina d'anni più tardi.
Il nostro progetto era stato approvato e cominciammo a lavorarci. Fui incaricato di visitare i pochi produttori europei di macchine per calcolo parallelo e di suggerire la scelta migliore.
Ricordo ancora che, durante questo mio giro di visite, un ingegnere della Siemens Nixdorf di Monaco di Baviera mi chiese se non ritenessi di essere stato incosciente nella mia scelta di abbandonare Ginevra per Cagliari (me l'avevano già detto in tanti che "la Sardegna va bene per le vacanze, ma non per lavorarci" - quindi in Sardegna non si lavora?) e, provando compassione per lui, gli risposi che, a Ginevra, quando uscivo la mattina per recarmi al lavoro, era tutto grigio e vedevo solo alberi spogli, mentre adesso vedevo da un lato il mare, dall'altro gli stagni con i fenicotteri e dalla finestra del mio ufficio vedevo il cielo azzurro e palme con datteri. Dove era meglio lavorare, secondo lui?
Nel mese di luglio dello stesso anno arrivò un team di ingegneri della STMicroelectronics (allora si chiamava ancora SGS-Thomson), società azionista del CRS4, a proporre la partecipazione ad un loro progetto di sviluppo di una nuova famiglia di microprocessori destinati al mercato della TV digitale. Il prof. Zanella mi coinvolse nelle discussioni, anche perché in una fase della mia vita precedente mi ero occupato di sistemi real-time e quindi l'argomento non mi era del tutto estraneo. Per farla breve, l'operazione andò felicemente in porto e portò alla costituzione di un laboratorio di sviluppo di software di sistema (in seguito battezzato CLASS - Cagliari Laboratory of Application & System Software), con la partecipazione, oltre a CRS4 e SGS-Thomson, anche di Techso, altro azionista privato del CRS4. Fui incaricato di dirigere il laboratorio e a gennaio 1994 iniziammo le attività con una mia visita ai laboratori di ST a Bristol, dove organizzai una piccola cerimonia con panettone di Pula e Torbato spumante. Il laboratorio crebbe fino a contare una
cinquantina di sviluppatori di alto profilo. Poi, a fine 1999, per motivi che sarebbe troppo lungo spiegare, non fu possibile realizzare la conseguenza naturale del progetto, che consisteva nell'apertura di una sede di STMicroelectronics in Sardegna.
Il patrimonio umano creato nel contesto di CLASS fu disperso fra la sede di Catania di ST (dove mi trasferii) e alcune aziende cagliaritane - Tiscali, Atlantis e in seguito Akhela. Attualmente, quel patrimonio continua ad operare in alcune società di sviluppo software presenti in Sardegna.
Mi capita spesso di ripensare a quel periodo, dal 1992 al 1999, e di ripensarci con grande affetto, per le opportunità che il CRS4 di allora mi ha dato, non solo in ambito professionale con sfide che non avrei mai immaginato di poter affrontare, ma anche per avermi permesso di approfondire la conoscenza di questo minuscolo continente che è la Sardegna, così unica e affascinante.
Mario Guanziroli